(Sito in costruzione)
Con questo Sito, gli Autori tendono a pubblicizzare la presente Opera Lirica, con il fine di rappresentarla, forse, un giorno... alla "Fenice" di Venezia!
Comunque, nell'attesa, se qualcuno fosse interessato ad offrire un teatro alternativo, contatti gli autori...
Con questo Sito, gli Autori tendono a pubblicizzare la presente Opera Lirica, con il fine di rappresentarla, forse, un giorno... alla "Fenice" di Venezia!
Comunque, nell'attesa, se qualcuno fosse interessato ad offrire un teatro alternativo, contatti gli autori...
"LA PESCARIA DE RIALTO"
Opera lirica in tre atti
Libretto di
ROBERTO PEPE
Musica di
PIETRO ALEGIANI
PRESENTAZIONE DELL'OPERA
AL TG5 DA BARBARA PALOMBELLI
Hanno collaborato alla realizzazione dei filmati riguardanti
alcuni brani dell’opera “LA PESCARIA DE RIALTO” i sottoelencati artisti in un clima di fraterna amicizia, durante
alcune gioviali riunioni tendenti semplicemente al sano gusto di cantare e
suonare insieme. La pubblicazione ed il
montaggio dei video prodotti è solo un atto posteriore, quando ci si è resi
conto che la musica (registrata addirittura in prima lettura), anche se prodotta in maniera molto artigianale e
dilettantesca è degna di essere fatta ascoltare anche a persone non esperte di “lirica”
ma che possano percepire qualche novità musicale interessante nella classicità
d’impostazione…
Susan Long (mezzosoprano) e maestro di canto
Daniela Floridia (soprano)
Giulia Di Renzo (soprano)
Ermenegilfo Corsini (tenore)
Tommaso Giusti (tenore)
Marco Morrone (baritono) e direttore d’orchestra
Giancarlo Di Giacinto (baritono)
Armando Tomasello (basso)
Federico Benedetti (basso)
Marco Pezzetta (pianista)
Daniela Pepe ed Aurora Alegiani (Attrici)
CENNI DELL' OPERA
Una lettera ad un grande amante della lirica: ANTONIO LUBRANO
Un’Opera Lirica moderna?
RobertoPepe
RobertoPepe
Caro Lubrano, penso che una delle più belle, interessanti ed intelligenti trasmissioni che la Rai abbia prodotto, sotto la sua impostazione, sia stata: «All'Opera!». La sua pacatezza e quel modo prettamente partenopeo di avvolgere lo spettatore,portandolo dentro la trama delle (molte volte) sconosciute o arzigogolate storie operistiche, ha dato la possibilità a tutti in famiglia (dai più giovani ai vecchi) a,quantomeno, interessarsi di cosa sia un'opera lirica, anche per la prima volta. Sta di fatto che alcuni anni fa scrissi un libretto d'opera («La Pescaria de Rialto», ambientata a Venezia) che un mio amico, Pietro Alegiani, maestro compositore, ha egregiamente musicato. Le confesso che già il fatto di registrarla alla Siae destò stupore, in quanto gli impiegati continuavano a domandare: Ma è un'opera moderna?Ma la musica è contemporanea? Ma è un musical? Le dico tutto ciò, perché è buffo che ci si lamenti della mancanza di idee nuove, ma quando mi presento affermando che ho addirittura un'orchestra con cantanti (professionisti del circuito dell'Opera di Roma) a disposizione - contentissimi, tanto da lavorare quasi gratuitamente pur di esprimersi su qualcosa di nuovo - nessuno degli alti responsabili della «cultura» italiana mi riceve.
Risponde ANTONIO LUBRANO su "Il Mattino" di Napoli. (22 maggio 2011)
Grazie innanzitutto delle parole di stima per il mio programma divulgativo «All'Opera!» che Raiuno ha mandato in onda per sei anni, d'estate, dal'99 al 2005. Ebbe ascolti lusinghieri, inattesi dalla stessa direzione della rete: in seconda e anche in terza serata una media superiore ai seicentomila con punte che superavano il
milione. Poi, d'improvviso quella che era diventata la stagione lirica estiva di Raiuno fu cancellata dal palinsesto «per mancanza di fondi», misi disse. In linea generale c'è intorno alla lirica una sorta di freddezza o se vuole di indifferenza che non è giustificata dall'attenzione, dalla forte curiosità dei giovani. Nel giugno di un
anno fa, allo stadio S.Siro di Milano (sì, lo stadio di calcio, la Scala del pallone) andò in scena un'opera moderna,scritta da Michele Guardì e musicata da Pippo Flora, «I promessi sposi», ispirata al capolavoro di Manzoni. Ebbene, c'erano oltre ventimila spettatori sugli spalti e per la stragrande maggioranza giovani. E anche per «I promessi sposi» le domande furono alla vigilia le stesse fatte a lei: che cos'è, un musical, una commedia con musiche, eccetera? Sì, condivido la sua perplessità: è proprio buffo che ci si lamenti della mancanza di idee nuove.Ma se finalmente qualcuno le aprirà la porta, signor Pepe, per favore mi inviti alla prima de «La Pescaria de Rialto»".
Lettera al Sovrintendente della Fenice di Venezia, Cristiano Chiarot (12/01/11)
La Dirigente delle “Attività Cultura e Spettacolo”, Maria Teresa De Gregorio della Regione del Veneto mi invita a rivolgermi direttamente presso codesta Fondazione, affinché possa avere l’opportunità di esporre il mio progetto di messa in scena (in qualsiasi sala disponibile e utilizzabile allo scopo) dell’opera lirica “La Pescaria de Rialto” regolarmente depositata presso alla SIAE di Roma.
Seguono indicazioni sull'Opera e sulla sua disponibilità ad una eventuale rappresentazione
Seguono indicazioni sull'Opera e sulla sua disponibilità ad una eventuale rappresentazione
Gentile
Roberto Pepe,
la
ringrazio per le interessanti informazioni sull'opera di vostra composizione e
mi complimento per i risultati raggiunti: al giorno d'oggi riuscire ad essere
eseguiti, sia pure parzialmente, è già un grosso risultato. Purtroppo di questi
tempi dobbiamo limitare al massimo, per problemi finanziari, i nuovi
allestimenti ed in particolare per l'opera contemporanea non possiamo pensare a
lavori che non siano stati espressamente commissionati dalla Fenice. Mi
dispiace non poter dar seguito alla vostra proposta, ma questa è la situazione.
Colgo l'occasione per inviare a lei e al M° Alegiani i migliori
saluti ed auguri per la vostra attività.
Cristiano
Chiarot
Sovrintendente
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